Dopo lo straordinario e intenso “Gomorra” di Mario Gelardi e Roberto Saviano, apprezzatissimo dal pubblico, arriva al Teatro Sybaris di Castrovillari Sebastiano Lo Monaco con “Otello” di William Shakespeare. Si tratta di un graditissimo ritorno dato che due anni fa l’attore siciliano aveva deliziato il pubblico del Sybaris con “Il berretto a sonagli” di Pirandello. Lo spettacolo è previsto per martedì 8 gennaio alle 21, “Otello” è il terzo dei nove in cartellone della nona stagione teatrale comunale di Castrovillari. Anche quest’anno la stagione ha preso vita grazie all’assessorato alle politiche culturali del comune che ha lavorato in sinergia con Teatri Calabresi Associati e grazie all’ottimo lavoro degli organizzatori Luigi Troccoli, Giuseppe Gallo e Domenico Chiarelli. Un lavoro che finora sta raccogliendo i meritati consensi.
Composto dal grande drammaturgo di Stratford William Sheakspeare intorno al 1604, dopo Amleto e poco prima di Macbeth e Re Lear, Otello è un dramma d’amore e di morte, passioni e diversità, ma anche una messa in scena della tragedia della parola di incredibile forza e allo stesso tempo, fragilità.
A portare in scena sul palco del Teatro Sybaris la cieca gelosia del generale moro della repubblica di Venezia è Sebastiano Lo Monaco, in questi mesi nelle sale italiane con I Vicerè dove interpreta il Duca Gaspare, e apprezzatissimo attore teatrale e televisivo. Al suo fianco, nel ruolo delicato ed emozionale della dolce Desdemona, Marta Richeldi. Sul palco anche Massimo Reggio (Brabanzio), Mirko Rizzotto (Cassio), Maria Rosaria Carli, Massimiliano Vado (Iago), Alkis Zanis (Roderigo), Amedeo D’Amico (Doge). La regia è di Roberto Guicciardini per la traduzione di Masolino D’Amico. I costumi sono di Maurizio Millenotti.
Il regista Roberto Guicciardini ha riunito in due atti ( il primo di 1h 30’ ed il secondo di 1h 10’) i cinque atti originali dell’opera di Shakespeare , rimanendo sempre fedele al testo originario e costruendo in scena un crescendo di turbamenti sentimentali che portano il moro ad una passione ossessiva e distruttiva. Sebastiano Lo Monaco da vita ad un Otello universale con una interpretazione forte e misurata , dove anche la follia è schiava di sentimenti così sublimati che la magia della parola stempera nella quotidianità. Questo Moro di Venezia è volubile e sinuoso, più di quanto non si possa attendere, ma capace di inventare figure, immagini e idee nuove. Lo strazio, il dissidio, la follia sono rappresentati con rara violenza; i movimenti del corpo e del volto sostengono un linguaggio che continuamente varia registro, nel rappresentare, alternandoli, momenti di lucidità e momenti di demenza; perché nella sua debolezza assume una complessità finora ignota al personaggio.La scenografia di Guicciardini, agile, scarna e accattivante al tempo stesso, si basa sulle luci, su immagini proiettate sui fondali, ed è capace di prestarsi a movimenti corali, di cambiare rapidamente profilo per assecondare i numerosi cambi di scena, di inventare metafore suggestive.
Domenico Donato
Ufficio Stampa della IX Stagione Teatrale
1 commento:
IAGO è stato fantastico
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