martedì 8 gennaio 2008

Castrovillari. Irpef, La Laudadio attacca: “La Giunta Blaiotta penalizza i cittadini deboli”

Continua a far dibattito, la questione Irpef. Ora è il turno di Donatela Laudadio, assessore provinciale al mercato del lavoro nonché esponente di minoranza nel consiglio comunale di Castrovillari, la quale afferma a questo proposito, che l’amministrazione Comunale di Castrovillari penalizza i cittadini deboli, “getta la maschera ed inizia ferocemente l’anno nuovo mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, per aggiungere all’imposta sul reddito delle persone fisiche un altro 0,5 % , che peserà soprattutto sul reddito dei più deboli, dei pensionati con la pensione minima, delle famiglie monoreddito, delle famiglie numerose”. L’assessore provinciale al lavoro osserva che il tutto avviene in controtendenza rispetto al Governo nazionale: “Il Governo Prodi- spiega infatti- riduce l’Ici per sei milioni di possessori di case, alleggerendola di un ulteriore 1,33 per mille, in aggiunta alle ulteriori detrazioni, fino a un massimo di 200 euro (escludendo le ville e i castelli); taglia l’Irpef, concedendo sgravi sugli affitti ed aggiungendo un taglio di ulteriori 300 euro l’anno per gli inquilini che hanno un reddito fino a 15mila494 euro e di 150 euro l’anno per gli affittuari che hanno un reddito da 15.494 euro a trentamila euro”. Poi, ancora: “Il Governo Prodi taglia l’Irpef di ulteriori 1.200 euro per le famiglie numerose, taglia l’Ires sulle imprese e taglia l’Irap”. Dall’altra parte, c’è l’amministrazione di Castrovillari “che aumenta le tasse, - osserva la Laudadio - aggravando così un carico fiscale già assai alto, di 300 euro pro capite, secondo le carte del bilancio relative al 2006”. Il consigliere comunale sostiene che intanto, un carico fiscale così alto in partenza, e l’ulteriore carico fiscale imposto dal Comune “si giustificherebbe se Castrovillari fosse un Comune prospero e ricco”. L’esponente del Pd, invece, rileva e rimarca che così non è. “Castrovillari in questi anni si è impoverita, - aggiunge - centinaia di persone hanno perso il lavoro”. A questo, a dire dell’assessore provinciale, bisogna aggiungere l’emigrazione giovanile. Ma non è ancora tutto. Secondo la Laudadio, va aggiunto che non c’è stato nemmeno miglioramento di servizi. “Rispetto al 2004, nell’anno 2006 – afferma l’assessore della giunta Oliverio - sono stati stanziati centomila euro in meno per i servizi di istruzione primaria e secondaria, con relativo arretramento dei posti di asili nido e dei servizi nelle scuole di pertinenza del Comune. “Sempre nel 2006, - continua- sono stati investiti 100.000’00 euro in meno nei servizi di nettezza urbana, e si sono investiti 120mila euro in meno per servizi di viabilità ed illuminazione urbana, come sanno bene i cittadini di Cammarata, di contrada Vigne, di Celimarro, di Bianchino, di Felicito, di Porcione, di Bolinaro”. E ancora: “Sono stati investiti 30mila euro in meno per servizi sociali e diminuiti quelli per i cittadini portatori di handicap, che pagano così il bisogno dell’amministrazione di trovare soldi per i festeggiamenti natalizi,alla faccia della solidarietà”. La Laudadio ritiene che ciò accade perché Castrovillari è un comune “amministrato male e pieno di sprechi: le carte del bilancio 2006, le delibere e le determine legate allo stesso anno, - sostiene - dicono che nell’anno in questione, il comune di Castrovillari ha elargito per incarichi di collaborazione esterna 587.433,00 euro: si va da incarichi dirigenziali e più consistenti esterni per complessivi 191.000,00 euro (62.271,00 euro al dirigente esterno dell’ufficio tecnico; 54.000,00 euro all’incarico di direttore generale, che invece l’anno precedente, in altre mani di altra persona, aveva percepito con due diversi contratti a termine 89.000,00 euro; 18.000,00 euro percepiti dal collaboratore esterno per l’indirizzo e controllo sull’ufficio di gabinetto del sindaco; 32.000,00 euro per l’incarico di collaboratore nel settore di Polizia Amministrativa e di vigilanza; 23.941,00 euro per un incarico per prestazione di servizi relativi al servizio informatico del Comune) ad una miriade di incarichi esterni di collaborazione minore, una specie di distribuzione a pioggia di piccoli incarichi di natura diversissima, per complessivi 131.000,00 euro”. L’esponente del Pd afferma che“si sono concessi a pioggia decine di piccoli incarichi esterni che hanno coinvolto diversi professionisti con piccolissime poste, per un importo complessivo di 264.693,00 euro. Gli incarichi esterni nel 2006, l’anno prima delle elezioni, sono stati quindi complessivamente vicini alla cifra di 600.000,00 euro. Oggi, aumentando questa tassa, che andrà a gravare sulle tasche di cittadini più deboli, - continua la Laudadio - si vuole raggiungere proprio la cifra di 650.000,00 euro, quasi eguale a quella che si è sprecata nell’anno precedente per distribuire a centinaia di persone esterne all’amministrazione incarichi sostanziosi oppure piccoli regali, ma sempre graditi”. Ingiusto, per l’assessore provinciale, un simile atteggiamento considerato che Castrovillari da un lato ha “le sue strade piene di buche ed invase dalla spazzatura, poco illuminate e dissestate”. Dall’altro ci sono i cittadini più deboli, privi di servizi”. Antonella Salerni

Il sindaco Blaiotta sulla addizionale irpef

“Effettuare scelte condivise è certamente il modo migliore per affrontare i difficili problemi della gestione amministrativa in un momento storico particolarmente tormentato, caratterizzato da una congiuntura sfavorevole e da leggi finanziarie che non riescono a coniugare il problema della crescita e dell’adeguamento dei salari con quello del controllo della spesa e dei sacrifici richiesti ai cittadini. In particolare la legge finanziaria del 2008 ha effettuato come tutti sanno tagli significativi nei confronti delle risorse destinate ai Comuni, “che sono stati costretti" ad adottare l’addizionale Irpef per riequilibrare i Bilanci ed evitare di tagliare spese essenziali riguardanti tra l’altro anche l’assistenza ai più deboli. Tale scelta ha riguardato in Calabria il 74% dei Comuni (Cosenza, Corigliano, Catanzaro ecc.) compreso il nostro e, in un’ottica più generale in Italia, il 90% degli Enti locali ha ritenuto di dover adottare tale provvedimento non per incrementare le entrate, ma per renderle certe e stabili. Tale situazione è stata anche contestata dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), allarmata dall’eccessiva pressione fiscale che è stata demandata ai Comuni che già , specie nel Sud, vivono una difficile situazione economica. Questa Amministrazione ha attuato una forte politica di contrasto nei confronti dell’evasione e ha effettuato una serie di interventi che hanno dato apprezzabili risultati. Ha monitorato la spesa per evitare sprechi ed ha attuato una forte politica di solidarietà per alleviare, per quanto di sua competenza, le difficoltà dei meno abbienti. Tutto ciò, però, nel contesto di grave difficoltà in cui si dibatte la finanza locale non è sufficiente a definire entrate certe e stabili che assicurano tranquillità al bilancio. La richiesta avanzata dal capogruppo Marisa Urso, che ricalca quella espressa in Consiglio Comunale dal capogruppo di An, Franco Corrado, è sostanzialmente condivisa dall’Amministrazione. E’ opportuno che il Bilancio sia frutto di una adeguata concertazione che coinvolga le forze politiche, i sindacati , le associazioni ecc. ,e che una volta definite le spese di funzionamento della struttura che assorbono gran parte delle risorse finanziarie, vengano determinati, in una logica in cui prevalga la progettualità , gli obiettivi da raggiungere, prescindendo ove necessario, dalla spesa storicamente consolidata. E’ opportuno sottolineare che l’Amministrazione comunale anche nel passato ha cercato di rifarsi a questo principio. Tuttavia un bilancio che voglia essere effettivamente innovativo deve essere in grado di intercettare nuove risorse e finanziamenti significativi come è già stato fatto negli anni precedenti e deve, poi, essere in grado di attivare i meccanismi della gestione e della spesa con efficienza nell’ambito di un sistema che è fragile e spesso inefficiente. Una Amministrazione comunale non potrà mai far fronte alle richieste dei cittadini se tra l’Ente, la Provincia, la Regione ed il Governo non si creano le sinergie necessarie per evitare che i progetti, pur finanziati, rimangano impigliati nelle maglie di una politica e di una burocrazia lente e farraginose. Le Commissioni comunali sono indubbiamente un utile strumento di confronto e programmazione; l’auspicio è che il prossimo bilancio comunale, alla luce delle direttive stabilite dalla legge Finanziaria approvata, sia un’occasione per dar vita ad un documento contabile, amministrativo e politico, concertato, in grado di recepire le idee migliori per la crescita della nostra comunità”. Castrovillari 08/01/2008 f.to - Il Sindaco Francesco Blaiotta

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