Nella cittadella fantasma di Villapiana Lido, per intenderci quella parte dell’abitato che si sviluppa a valle della ferrovia, sono molti gli atti furfanteschi che si ripetono ai danni delle installazioni presenti in loco. L’intera area, spopolata per gran parte dell’anno, si ritrova ad essere il luogo preferito dei balordi dove possono dar sfogo, indisturbati, le proprie tensioni represse.
Questa volta a cadere sotto i colpi sono stati i globi dei lampioni stradali, quelli piantati nella parte più a nord del lungomare cittadino; una decina in tutto. La maggior parte di queste si mostrano solamente con la lampadina all’estremità del palo, altri non hanno più nemmeno il portalampade.
La stessa scena si ripete tenacemente ogni anno: quando è imminente la bella stagione i dipendenti comunali di Villapiana, minuziosi, si avviano a montare i nuovi globi; in autunno, come ormai consuetudine, questi vengono puntualmente distrutti, e così via.
La zona, nonostante le frequenti perlustrazioni eseguite dagli uomini della locale stazione dei carabinieri, si ritrova indifesa dinnanzi le “voglie di evasione” dei soliti giovani, balordi e sfaccendati. Un quartiere troppo isolato, che risulta lontanissimo quando l’unica via d’accesso viene serrata dalle barriere ferroviarie.
Perché il sobborgo sia maggiormente frequentato dai residenti e dalle forze dell’ordine, le cui presenze fanno anche da “cavezza” per i “cavalli imbizzarriti”, si aspettano i sottopassi ferroviari con i rispettivi raccordi stradali, ma quel giorno sembra essere ancora molto lontano.
Paride De Paola
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