sabato 14 giugno 2008

Corigliano. Inquinamento da debellare

Ritenute priorità la discarica di “Cotrica” e le antenne di telefonia
“Dalla Città ingiusta alla città giusta - Studio di fattibilità per l’individuazione ai fini del recupero e della valorizzazione di aree a rischio ambientale”. Questo il progetto finanziato con i Fondi Por Calabria 2000-2006 – Fondo europeo di sviluppo regionale – Asse V–Città, rientrante nel Psu (Programma di sviluppo urbano) di Corigliano sottoscritto nel 2005. Tiziana Montera e Aurelio Valentini sono i tecnici dello studio per l’ufficio speciale del Psu, mentre responsabili del procedimento e del provvedimento sono Francesco Cropanise e Antonio Pisani. Lo studio è finalizzato ad individuare, tra i principali fattori di rischio ambientale esistenti nel territorio comunale, quelli con “priorità” di analisi ai fini della messa in atto di misure per la rimozione/mitigazione del rischio e la valorizzazione dei contesti. Tra gli elementi vulnerabili del contesto ambientale (suolo, sottosuolo, aria, acque superficiali e del sottosuolo, contesto litorale, ecc.), sono state ritenute prioritarie le seguenti realtà (ambiti di studio): Aree di discarica pregressa di RSU (località Cotrica), censimento delle stazioni radio base (SRB), censimento delle aree di cava o siti interessati da attività di estrazione/coltivazione. Lo stato di rischio ambientale che coinvolge le aree di discarica è stato oggetto d’interesse particolare in virtù di alcune problematiche emerse nell’area di recente, e per le quali si è fornita una circostanzia interpretazione. Oltre a ciò, lo studio ha rappresentato la base di partenza per la realizzazione del Piano di caratterizzazione del Sito di discarica, redatto in conformità alle vigenti disposizioni normative e poi approvato dagli organi regionali competenti (Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale). Il lavoro di censimento dei sistemi radio base e delle aree/siti di cava si prefigge lo scopo di fornire un quadro conoscitivo fondamentale per la futura implementazione del Sistema Informatizzato Territoriale (SIT), come pure per la realizzazione di specifici piani di settore (Piano Antenne, Piano Cave). Gli ambiti di studio interessano anche il censimento dei sistemi radio base con acquisizione delle concessioni e relativi rilievi fotografici. Una buona notizia per i cittadini allarmati per la presenza eccessiva di antenne di telefonia mobile che hanno da più tempo invaso il territorio coriglianese.
Anna Maria Coviello (Calabria Ora)

Nessun commento: