giovedì 21 febbraio 2008

Centrale del Mercure: L’assessore Laudadio e il consigliere Diana difendono l’operato del presidente della Provincia

In riferimento alla Centrale del Mercure, esprimiamo indignazione per la bassezza delle infondate insinuazioni riferite dai giornali, ed attribuite ad alcune associazioni, su presunti accordi e trame segrete attribuite al Presidente Oliverio, verificando noi continuamente e nei fatti la limpidezza e la trasparenza della sua prassi politica, rivolta sempre al fine di tutelare e promuovere i territori, di ascoltarne i bisogni, di dare risposte alle esigenze dei cittadini. Con amarezza osserviamo che la parola “affari”, magicamente evocata, compare ormai in modo diffamatorio in ogni articolo, o argomento, o conferenza stampa, attraverso cui gruppi o organizzazioni apparentemente non politiche vogliono interloquire con le istituzioni, ma ingiustamente e preliminarmente ingiuriandole e calunniandole, così ritenendo, a torto, di acquisire credito presso la società civile. In realtà, il Presidente della Provincia di Cosenza rimanda al mittente con orgoglio anche solo il sospetto di accordi con chicchessia, diversi dalla tutela degli interessi del territorio, come peraltro dimostra il grande gradimento dei cittadini, attraverso non uno ma più sondaggi del Sole 24 Ore , che lo mostrano ai primissimi posti in Italia per sana e buona amministrazione. Pertanto,in risposta non a chi ,in prossimità di elezioni, è interessato a diffamare , ed evidentemente ha buone esperienze di affari, ma a tutti i cittadini del circondario, la Provincia di Cosenza fa sapere quanto segue: non ha mai assolto, né in questa, né in altre questioni territoriali, funzioni che non fossero di servizio al territorio, e di coordinamento degli Enti Locali, assumendo le decisioni che la legge le assegna solo dopo che i soggetti territoriali hanno manifestato ufficialmente la loro volontà. Pertanto, in relazione alla questione della Centrale del Mercure, è bene precisare che nel 2004, ovvero al momento dell’elezione del Presidente Oliverio,l’impianto in questione era già stato realizzato a seguito del parere favorevole fornito dagli Enti territoriali con competenza in materia, nelle Conferenze di servizi del 8-04-2002,dell’8-05-2002, e del 15-07-2002;pertanto, previa l’osservanza da parte dell’Enel delle prescrizioni concordate dagli Enti medesimi, la Provincia, solo raccogliendo la volontà del territorio, rilasciava sempre nell’anno 2002,all’Enel autorizzazione alla riattivazione della sez.n.2 della Centrale del Mercure in questione. Avevano all’epoca dato l’assenso: i Comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, l’Ente Parco del Pollino, la Soprintendenza per i Beni AAAS della Calabria, l’Azienda Sanitaria locale di Castrovillari, l’Azienda Sanitaria Locale n.4, settori Fisico Ambientale e Chimico di Cosenza, l’Arpacal di Catanzaro, i Vigili del Fuoco di Cosenza, l’Ufficio Tecnico di Finanza di Cosenza, il Gestore Rete trasmissione nazionale di Roma, il Ministero delle Attività Produttive Energia e Risorse Minerarie di Roma, la Regione Calabria. Peraltro, il Ministero dell’Ambiente riteneva allora che il progetto non necessitasse neanche della valutazione di impatto ambientale. L’Enel, nel frattempo, otteneva dal Comune di Laino Borgo la concessione edilizia n.17 /2003,rilasciata in quell’anno dal Comune di Laino Borgo, dopodiché l’Enel trasmetteva il progetto esecutivo dei lavori richiesti come prescrizioni dagli Enti Locali nella Conferenza di servizi. Durante la Presidenza Oliverio, interveniva una modifica in senso restrittivo della normativa europea, che, per meglio tutelare la salute dei cittadini, restringeva all’uso esclusivo di biomasse di origine vegetale la possibilità di utilizzo come combustibile per alimentare l’impianto, escludendo ogni possibilità di uso dei rifiuti come combustibile. A questo punto il Presidente Oliverio, assolutamente di propria iniziativa, per meglio salvaguardare la tutela dell’ambiente, chiedeva, in data 13/04/2007 all’Enel di modificare il progetto esecutivo in modo da tener conto dalla nuova normativa europea, sancita dalla Corte di Giustizia Europea e di comprovare effettivamente questo adeguamento, teso a meglio tutelare i cittadini e l’ambiente. L’Enel trasmetteva alla Provincia il 10-05-/2007 il progetto aggiornato con le garanzie richieste. A questo punto la Provincia, proprio per sottolineare ulteriormente la sua funzione di coordinatrice ed orecchio attento delle volontà del territorio,e per pervenire a decisioni condivise, procedeva a riunire gli Enti territoriali, insieme anche ai Comuni del Parco del fronte lucano, ed alla Provincia di Potenza ,nonostante la legge non lo richiedesse, per informarli delle nuove prescrizioni richieste all’Enel, e della risposta di quest’ultima. In queste riunioni , il Comune di Laino Borgo subordinava la decisione finale alla nomina di una Commissione ,a carico dell’Enel, che dovrebbe certificare con pareri tecnici altamente qualificati che non vi sia, stanti le modifiche del progetto e gli adeguamenti alle ultime normative europee , pericolo alcuno né per la salute dei cittadini, né per la salvaguardia dell’ecosistema; la Provincia faceva proprie le proposte del Comune di Laino e degli altri Enti locali, proponendosi di attenersi alle decisioni comuni, e di attendere esclusivamente il perfezionamento del percorso che gli Enti locali hanno scelto, con lo scioglimento dei nodi suddetti. Nessun altro atto è stato intrapreso dalla Provincia di Cosenza. Il Presidente Oliverio, dunque, non solo ha modificato in senso di salvaguardia un percorso con l’Enel che gli Enti locali avevano già intrapreso prima della sua elezione, ma ha preteso dall’Enel una modifica sostanziale che assume come fondamentali le decisioni della Corte di Giustizia europea, ed ha fatto proprie le decisioni che l’assemblea degli Enti territoriali ha assunto. La Provincia, piaccia o non piaccia a chi vuole squalificare il ruolo della politica per sostituirsi ad essa, intende continuare a svolgere il ruolo di coordinamento delle istituzioni locali, che rappresentano le istanze dei cittadini, e vuole continuare a decidere nelle materie di competenza, coinvolgendo sempre gli Enti Locali,ed ascoltando sempre i comprensori, nello scrupoloso rispetto della legge. Quanto alle diffamazioni fumose, alle calunnie scandalistiche di chi si prepara alla campagna elettorale, la Provincia risponderà politicamente continuando ad operare in sinergia con i territori e ad ottenere risultati,e tutelerà in tutti i modi e le sedi competenti la sua immagine, se deliberatamente e proditoriamente infangata dai professionisti del “tanto peggio tanto meglio”, e da coloro che dappertutto, per cultura personale, vedono accordi, affari, misteri, trame, terremoti, cancri ,sinistri e via dicendo, e nel frattempo, seguendo la cultura del”no”, tengono lontana ogni forma di modernizzazione controllata, e si infischiano, invece, delle discariche abusive, che fioriscono dappertutto, e che la Polizia Provinciale sequestra; si preoccupano, giustamente, dell’ecosistema, ma altrettanto ingiustamente, non menzionano mai il problema della disperazione dei disoccupati; pensano alla salute della lontra,ma si dimenticano della fame e della sete di chi non ha lavoro, e dei suoi figli.

F.to l’ Assessore Provinciale al Mercato del Lavoro, professoressa Donatella Laudadio

il Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista, Biagio Diana

1 commento:

Anonimo ha detto...

penso si riferiscano al seguente articolo:


Mercure :: Grande successo delle associazioni ambientalistiche a Cosenza.
MERCURE :: 21/02/2008 :: Come preannunciato si è tenuta, presso la Casa delle Culture di Cosenza, la conferenza tra varie Associazioni ambientaliste quali “il Riccio”, “Wwf”, “Comitato salute ambiente del Pollino di Rotonda”, “Medici per l’ambiente” ed altre in merito al problema della Centrale del Mercure e nell’occasione è stato presentato alla stampa un vero e proprio ‘dossier’. Si è riusciti a sventare il funzionamento della Centrale del Mercure anche perché le popolazioni sono scese in piazza e hanno costretto l’Enel a rivedere le cose.

E’ assolutamente negativa la trasformazione a ‘biomasse’ con la conseguente riapertura della vecchia Centrale della Valle del Mercure ricadente a ridosso del territorio calabro-lucano, inattiva ormai da oltre dieci anni e posta in pieno Parco nazionale del Pollino. E’quanto affermano le diverse Associazioni ambientaliste che si sono ritrovate a Cosenza per consegnare un voluminoso plico alla stampa e, in merito alla possibile riapertura della Centrale Enel, hanno affermato che ciò avverrebbe contro il volere delle popolazioni. Alla conferenza era presente anche il sindaco di Rotonda Giovanni Pandolfi, il quale ha messo in evidenza che “secondo noi già allora era stata inserita in un contesto ambientale molto delicato nel senso che siamo all’interno del Parco nazionale del Pollino che è la nostra unica risorsa, una Centrale che va a bruciare oltre cinquecentomila tonnellate di biomasse, con trasporti di mezzi, con tutto quello che è conseguenza all’attività è un fatto estremamente negativo. Ciò che si vuole con tutte le forze è soprattutto continuare a respirare l’aria che abbiamo”. Le popolazioni della Valle del Mercure, temendo per la loro salute, per la loro economia e per il loro sviluppo, si sono mobilitate. A seguito di denunce delle Associazioni ambientaliste locali e semplici cittadini, la Procura della Repubblica di Castrovillari, competente per territorio, ha effettuato numerosi sequestri nell’area della Centrale Enel dove sono state rinvenute, tra l’altro, sostanze tossiche e cancerogene illegalmente smaltite. Oggetto di indagini anche un fronte di frana sempre nell’area della Centrale. Le indagini hanno determinato, oltre ai citati sequestri, diversi avvisi di garanzia. Ora gli ambientalisti denunciano numerose incongruenze che il progetto di riconversione presenterebbe come il fatto che si citerebbe come presente a soli 45 chilometri dalla Centrale del Mercure una ferrovia che non c’è più da trent’anni. Paventati anche presunti oscuri intrecci tra politica ed affari. Intanto sono 546 le persone che con la loro sottoscrizione hanno aderito al forum di protesta contro il progetto dell’Enel di riconversione a biomasse della Centrale del Mercure, nel Parco nazionale del Pollino. La Centrale Enel del Mercure rappresenta un nodo irrisolto per il Parco nazionale del Pollino, perché spiana la strada a nuovi progetti energetici.

fonte:

http://www.calnews.it/notizie/ultime/mercure--grande-successo-delle-associazioni-ambientalistiche-a-cosenza_-.html