giovedì 21 febbraio 2008

Vertenza Biovix: I dipendenti villapianesi incontrano la Stampa

Si è svolta nella mattinata di ieri, davanti i cancelli della Biovix di Villapiana, un sit-it con i dipendenti intenti ad informare i mass media dello stato di precarietà cui versa l’azienda. Ricordiamo che i lavoratori della Biovix, l’azienda bresciana giunta nel cosentino beneficiando della legge 488, da 8 mesi non percepiscono alcuno stipendio ed altresì, non beneficiano da tempo di qualsivoglia comunicazione con l’amministratore unico, l’imprenditore Ezio Galbiati, dei membri e responsabili dell’azienda. Tra i lavoratori in strada, oltre al sindaco di Villapiana, Luigi Bria, c’era l’avvocato Immacolata Rosa di Castrovillari, nominata per il recupero creditizio, i Carabinieri della locale stazione dell’Arma ed i Vigili Urbani della cittadina jonica. Secondo l’avvocato Rosa, l’azione condotta dai vertici Biovix, oltre ad essere una truffa ai danni dello Stato, “è una truffa ai danni del lavoro e dei lavoratori della stessa azienda, che in questa avevano riposto piena fiducia per un ordinato assetto economico”. Il legale si dice intenzionata ad ottenere il pignoramento dei beni dell’azienda per conseguire al recupero dei crediti in favore dei lavoratori, somma oggi stimata sui 190 mila euro. L’azienda potrebbe muoversi da subito nella produzione delle celle fotovoltaiche, partendo direttamente dalla materia prima, il silicio, manca invece l’intera linea di assemblaggio che, a quanto pare, sia ritornata a Crotone, città dove ha sede la Fotovolt, inizialmente partner della Biovix. Lo stesso Ezio Galbiati, mesi addietro era alla ricerca di soci pronti a scommettere con lui sul fotovoltaico; alcune multinazionali si sarebbero anche interessate alla missione ma ad oggi, le uniche notizie certe sono le 8 mensilità che i dipendenti attendono che vengano saldate. “Abbiamo già subito il taglio della rete telefonica – dicono gli operai - e temiamo che a giorni possa verificarsi la stessa cosa per la fornitura dell’energia elettrica. “Come forma di protesta si era pensato di occupare l’azienda bloccandone le attività – ci dicono ancora -, ma visto che comunque la Biovix non produce nulla, ci è sembrata una manovra inutile, se non addirittura audace visto il numero irrisorio dei lavoratori di fronte all’ampiezza della struttura stessa”. Mercoledì scorso il primo incontro con i sindacati di categoria e già nei prossimi giorni le parti si ritroveranno per conoscere quali saranno le strategie di lotta che s’intenderà mettere in atto. Intanto, puntuali, ogni mattina i 24 dipendenti si recano sul posto di lavoro, dove vi restano per l’intero arco della giornata lavorativa; questo anche per scongiurare che malfattori possano penetrare all’interno dell’azienda depredando o devastando le nuovissime apparecchiature. Informando i sindacati i dipendenti Biovix hanno intrapreso il giusto percorso, ha concluso il sindaco Bria, rassicurando loro che “il Comune è al fianco dei lavoratori, e si collocherà parte lesa nel caso si dovesse arrivare negli uffici giudiziari”. (Guarda il video)
Paride De Paola

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