“Non è del Comune e non lo è mai stato; tra l’altro il Piano Regolatore Generale non lo ha mai vincolato come area di pubblica utilità”. E’ quanto afferma il sindaco Franco Blaiotta, in merito alla petizione popolare della Parocchia di San Girolamo con cui gli viene chiesto di dare corso al progetto di costruzione di un parco comunale in questo terreno, adiacente la chiesa, da intitolare, poi, a Giovanni Paolo II.
Ed a tal proposito il primo cittadino ha voluto spiegare come stanno le cose anche per far capire in che misura il Comune sta in questa vicenda.
“Il terreno – ricorda -, oggetto delle richieste da parte dei cittadini affinché venga utilizzato per un parco non è mai stato di proprietà comunale, ma sempre nella piena disponibilità della famiglia Cappelli, proprietaria dello slargo. L’appezzamento rientra tra quelli previsti dal PRG nella zona omogenea “C” sottozona “C3”, che comporta l’edificazione diretta, precisamente la possibilità di potervi costruire senza alcun vincolo e nel rispetto del Piano Regolatore Generale. Le precedenti amministrazioni di sinistra - fa presente il primo cittadino - effettuarono un esproprio alla famiglia Cappelli, che non ha mai riguardato il suddetto lotto, determinando anche un contenzioso. La conclusione di tutta la vicenda si sostanziò in una sentenza che ha obbligato la famiglia proprietaria a restituire al Comune la somma di circa 75mila euro per aver percepito un indennizzo superiore al dovuto. A seguito di questo i proprietari di quel terreno proposero di cedere l’area e di non versare la somma per la quale esisteva il contenzioso. L’esiguità, poi, della superficie che non consentiva di realizzare alcuna opera pubblica, per altro mai prevista dal PRG, e, quindi, non soggetta ad alcun vincolo, rendeva sostanzialmente impossibile accettare la proposta che sarebbe stata solo onerosa per la collettività, senza alcuna possibile concreta ricaduta. Inoltre una diversa opzione – precisa Blaiotta - sarebbe stata sottoposta a sicura censura da parte della Corte dei Conti, con l’assunzione di responsabilità di chi avrebbe deciso in tal senso. A questo principio si attenne anche la precedente amministrazione di centrosinistra che non ha mai preso in considerazione la proposta della famiglia. Né tanto meno la parrocchia di san Girolamo si mise in azione e si sta attivando con i proprietari dell’area per l’acquisto della stessa .
Questi i fatti – conclude il sindaco Franco Blaiotta - per ribadire, al di là di ogni facile strumentalizzazione, che il lotto non è mai stato nelle disponibilità del Comune di Castrovillari, che ha ritenuto, nell’interesse della collettività, di acquisire quanto dovuto dai proprietari, poiché un’altra scelta non era percorribile”.
L’Ufficio stampa del Comune di Castrovillari
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