venerdì 4 gennaio 2008

Villapiana. La città si stringe attorno il dolore della famiglia Cartolano

Tanti erano i giovani, oggi pomeriggio, assiepati ai bordi della piazzetta antistante la chiesa della Madonna della Pace di Villapiana Lido. In un silenzio composto e con occhi lucidi di lacrime attendevano l’arrivo del feretro, della salma dell’amico Pino, compagno di scuola e di svago, compaesano, ed ora non più tra loro, se non nei ricordi e nel dolore, grande, che li trafigge nel cuore. Pino ha lasciato i suoi cari mentre raggiungeva l’ospedale, dopo aver contrastato una lotta impari con la dipartita finale, in quei lunghissimi, interminabili minuti successivi al terribile impatto stradale della scorsa notte di Castrovillari. C’è dolore a Villapiana, la tranquilla comunità ionica più volte tornata alla ribalta in questi ultimi mesi, sempre con triste notizie, morti violente e giovani vite spezzate. All’arrivo del corteo funebre l’applauso liberatorio unisce i presenti in un unico sentimento di sofferenza ed angoscia, manifestando il proprio cordoglio a mamma Rosetta, papà Antonio ed ai giovani Domenico e Sigei, i fratelli di Giuseppe Cartolano, Pino come lo chiamavano tutti. “Trattieni la voce dal pianto –parole di speranza quelle pronunciate da don Franco Brunetti, leggendo nell’omelia un passo del Signore verso Geremia –, trattieni i tuoi occhi dal versare lacrime, perché c’è un compenso per le tue pene; essi ritorneranno”. Molti sono quelli rimasti fuori dalla chiesetta, troppo piccola per contenerli tutti, che comunque seguono attenti lo svolgersi del rito funebre tendendo l'orecchio alle parole del parroco provenienti dagli altoparlanti posti all’esterno della cappella. “Fai sapere che il sindaco non ha voluto indire il lutto cittadino” ci dice in modo critico uno degli amici del giovane scomparso, richiamando alla memoria i fatti del duplice omicidio accaduto sempre a Villapiana Lido un paio di settimane prima. Altri amici ci parlano di Pino come un ragazzo a posto, senza grilli per la testa; uno studente esemplare della facoltà di ingegneria dell’Unical e che, quando poteva, prestava servizio come cameriere in una nota pizzeria del centro ionico. Al termine della funzione, l’uscita del feretro è stato salutato da un lungo applauso e dal lancio di riso e confetti bianchi mentre in cielo, illuminato da fuochi pirotecnici, venivano liberati decine di palloncini bianchi. Paride De Paola

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CASTROVILLARI. SCONTRO VIOLENTO, MUORE VENT'ENNE
La vittima è Giuseppe Cartolano di Villapiana. Illesa la fidanzata
Castrovillari, ieri mattina, si è svegliata sgomenta. Dimenticati d'un colpo i giorni di festa, scompare l'allegria del Natale, quella appena trascorsa del capodanno, per lasciar spazio alla tristezza. Giuseppe Cartolano, 20 anni di Villapiana, è morto ieri sera in centro nella città del Pollino dopo un incidente stradale. E' successo attorno alle 23 e 45, nei pressi del campo di calcetto di San Girolamo su via Padre Pio da Pietrelcina. Secondo i primi rilievi svolti dagli uomini del commissariato di Polizia di Castrovillari, Giuseppe usciva dalla strada che costeggia l'Istituto Tecnico Industriale, a bordo di una Peugeot 106, in compagnia di un'amica. Una Jaguar Xtype, guidata da un giovanissimo, con quattro persone a bordo, aveva appena sorpassato la rotatoria di via Padre Pio e saliva verso il campetto della città. Attimi veloci. Poi l'impatto violentissimo. Le cause sono ancora in corso d'accertamento. La Peugeot si accartoccia. Pochi minuti e i soccorritori si son trovati sul posto. Volanti della polizia (distante poche centinaia di metri), 118, carabinieri e vigili del Fuoco hanno trovato una scena tremenda. Gli uomini del caposquadra Zicari hanno dovuto usare le cesoie per liberare il ragazzo dall'autovettura. Il ragazzo è stato portato in fretta e furia nel vicino ospedale Ferrari ma è morto poco dopo (attorno alle 12 e 30). La polizia sta ancora indagando sulle cause dell'incidente. Secondo gli uomini in divisa blu, al momento non è possibile stabilire nemmeno quale sia stato il punto d'impatto, data la violenza del colpo. La ragazza che viaggiava con Giuseppe ha riportato la frattura del bacino e altre contusioni ed escoriazioni guaribili in 30 giorni. Per i passeggeri della Jaguar escoriazioni e contusioni guaribili in 4,5 giorni di progrosi. L'unica cosa certa è che il giovane ha lasciato un grosso vuoto tra i suoi cari, gli amici e i compaesani di Villapiana. Il giovane, molto conosciuto in città, aveva tanti amici e studiava all'Università di Cosenza e, di tanto in tanto, lavorava in un ristorante-pizzeria di Villapiana Lido. I funerali sono fissati per le 15 di oggi a Villapiana alla Chiesa Madonna della Pace. r. g. (Calabria Ora - 4 gen. 2008)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

chi ammazza non muore mai...

Anonimo ha detto...

ancora oggi si sente la tua mancanza..ci manchi, tuo cugino antonio t.