San Lorenzo del Vallo - Le polemiche scaturite dall'annuncio del sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello, di voler installare un termovalorizzatore all'interno del suo comune, sembrano ormai essere un ricordo. Infatti, se da un lato si preannunciava una dura lotta nei confronti della proposta, dall'altra la risposta è netta e priva di giri di parole. E' di ieri, infatti, la costituzione nella stessa cittadina di un “Comitato Civico A favore del Termovalorizzatore”. A darne notizia sono gli stessi membri che in una nota fanno sapere il loro duplice scopo: «Appoggiare e sostenere la proposta del Sindaco di San Lorenzo del Vallo per la realizzazione nel Territorio del nostro Comune di un impianto di Termovalorizzazione, al fine di dare una risposta corretta e risolutiva alla problematica dei rifiuti che, da più parti, è affrontata con leggerezza e superficialità; per lottare affinché il Termovalorizzatore, che dopo la proposta del Sindaco Marranghello tutti dichiarano di volere (da Oliverio a Tommasi), non venga scippato al territorio del nostro Comune attraverso pratiche politiche poco trasparenti e per finalità discutibili». Come lo stesso gruppo precisa, il Comitato è stato costituito spontaneamente da cittadini di “diverse idee politiche”, ma accomunati dalla convinzione che “il Termovalorizzatore può portare solo benefici nei territori ove è insediato”. Il Comitato, attualmente formato da 11 persone e coordinato da Giuseppe Nupieri, ha l'intento di sensibilizzare il maggior numero di cittadini, organizzando assemblee già a partire dalle prossime settimane, divulgando materiale sui monitoraggi fatti da enti specializzati sulla reale incidenza di questi impianti nell'ambiente. «Le recenti dichiarazioni del Prof. Umberto Veronesi, medico oncologo di fama mondiale e direttore dell’Istituto Europeo dei Tumori -si legge-, affermano che un Termovalorizzatore non costituisce causa per la nascita dei Tumori, chiarendo, una volta per tutte, gli allarmismi e le paure che vengono create nei cittadini da personaggi senza scrupoli che sono contrari a questo tipo di impianti solo ed esclusivamente per motivi ideologici e politici». L'ideale, secondo Attilio Montone (uno dei membri del comitato), sarebbe quello di “ripensare alla politica dei rifiuti, creando un ciclo che parte dalla raccolta porta a porta in tutti i comuni del comprensorio, che provocherebbe un effetto domino positivo”.
Em.Arm.
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