Si è svolto, presso l’ex palazzo municipale di Villapiana, nella splendida cornice medievale del suo centro storico, la presentazione di “Vite cambiate”, la prima fatica letteraria della scrittrice Giusi Lingria. All’incontro, e di fronte ad un gremito numero di presenti, si sono avvicendati al microfono dei relatori: l’editore del librino, Antonio Blandi, dell’Officina delle Idee Editore di Cosenza; Luigi Bria e Roberto Rizzuto, rispettivamente sindaco e vice-sindaco, nonchè assessore alla cultura della cittadina jonica; il prof. Giuseppe Rizzo, curatore della presentazione del volume; la Prof.ssa Donatella Laudadio, Assessore provinciale al lavoro; la Lingria, autrice del libro. Ha coordinato gli interventi il giornalista Lorenzo Armentano. Pubblicato con i contributi dell’Amministrazione comunale, Vite cambiate narra la storia di Anna, la protagonista di questa vicenda, vissuta durante il periodo della seconda guerra mondiale, e lei stessa vittima dei campi di concentramento; ecco perchè si è preferito il 27 gennaio, Giornata della Memoria, come data per la presentazione del libro. La stessa opera, va anche a toccare un tema che ancora oggi è un fardello, purtroppo, vivo per il mezzogiorno d’Italia, vale a dire la disoccupazione, perché Anna sarà costretta a fuggire dalla propria terra di Calabria per raggiungere la Germania. “Abbiamo sempre cercato di sostenere questo tipo di manifestazione – ha detto Rizzuto – e crediamo che, contribuire nella realizzazione di un libro sia importante allo stesso modo, se non di più, dell’apertura di una nuova strada o nella creazione di una nuova opera pubblica”. “Il libro è la possibilità di mantenere, raccontare e di trasmettere i valori – dichiara l’editore Blandi -, e oggi, col fatto che un’amministrazione comunale si sia avvicinata sostenendo un tale progetto, fa si che si possa credere nella costruzione di una società migliore; il libro ha il grande potere di riuscire, in poche pagine, di trasformare un sentimento o una società”. Per il prof. Rizzo, giornalista e scrittore cosentino, Vite cambiate è un piccolo romanzo scritto con un linguaggio grandioso, chiaro, pulito, dal contenuto storico e umano, drammatico, e l’aspetto più importante sta nella giovanissima età della scrittrice Lingria, soltanto 25 anni, “uno spiraglio di luce per una vita migliore”. Si è detta felice la Laudadio, nel corso del proprio intervento a conclusione della serata, riscontrando nella cittadina jonica una grande energia culturale. Si è pertanto congratulata con l’Amministrazione comunale di Villapiana per gli sforzi sostenuti in questi anni nella direzione di una cultura costruttiva, contro l’imbarbarimento verso cui sembra andare la società odierna, verso la caduta dei valori, della solidarietà; per l’assessore provinciale “investire in cultura vale a dire investire in democrazia”.
Paride De Paola
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