giovedì 17 gennaio 2008

Mormanno. No al Pollino come discarica o inceneritore

ItaliaNostra Gruppo Pollino chiede alle amministrazioni locali ed al presidente Domenico Pappaterra di escludere progetti di trattamento finale di rifiuti all’interno del perimetro (nella speranza che non venga ritagliato appositamente) del Parco Nazionale del Pollino. Sia nel caso del termovalorizzatore recentemente ipotizzato a Tortora, in località Piani del Carro, in pieno Parco Nazionale del Pollino ai confini con il territorio di Laino Borgo, già minacciato dalle emissioni della centrale del Mercure, e non lontano dal confine lucano, sia nel caso della discarica costruita ma non attiva a Mormanno al confine con contrada S.Nocaio di Papasidero ci troviamo di fronte a serie minacce ecologiche. Non si tratta di tutelare “solo”, come si potrebbe immaginare, i valori ambientali pur notevoli dell’area protetta ed il paesaggio, ma soprattutto proteggere l’aria e la purezza delle sorgenti d’acqua che tanto in contrada Carro di Tortora che a S.Nocaio-Lacco tra Mormanno e Papasidero sgorgano copiose e che sono importanti anche per l’uomo. Si pensi all’acquedotto S.Nocaio o alle fonti di tributari del fiume Noce (Fiumarella) o del Lao (Iannello). E’ troppo facile immaginare di smaltire l’immondizia che una società sprecona ed egoista accumula proprio nei parchi nazionali, eventualmente da riperimetrare appositamente, solo perché lì c’è meno gente a protestare. Ma è un arma a doppio taglio: in questo modo andiamo a distruggere i serbatoi di aria ed acqua pulita che ancora spirano o scorrono sino ad i nostri centri abitati per dare sollievo alle comunità antropiche che rimarrebbero prive anche di questi ultimi indispensabili purissimi elementi.
Italia Nostra Onlus - Gruppo Interregionale Pollino

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