Il problema rifiuti continua a sollevare polveroni attorno a sé. La tensione che in questi ultimi giorni si sta registrando su più fronti, sempre più si fa vicina alla nostra realtà. E se è vero che da un lato la situazione è diventata “una tragedia”, dall'altra arrivano proposte “costruttive” al fine di cercare rimedi a quella che, molto probabilmente, potrebbe diventare presto un seria difficoltà per la Calabria. E' il caso di San Lorenzo del Vallo, un piccolo comune del cosentino, che in queste ore ha fatto accendere i riflettori su di sé. E' di ieri mattina, infatti, la lettera inviata dal primo cittadino, Luciano Marranghello, direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, per esternare la propria disponibilità a costruire, nel suo comune, un termovalorizzatore. La cosa suscita un certo scalpore, soprattutto a fronte delle varie battaglie che si stanno intraprendendo in questi giorni. Ma Marranghello non è certo nuovo a questo tipo di idee. Come lui stesso ha precisato, sono oltre due anni che il progetto è portato avanti negli ambienti regionali e provinciali senza nessun ascolto. «Purtroppo -si legge nella missiva del sindaco a Prodi- tale disponibilità manifestata al Commissario per i rifiuti, alla Regione Calabria e alla Provincia di Cosenza non ha avuto ancora, inspiegabilmente, alcun riscontro». E mentre il comune ha già individuato l'area che potrebbe ospitare idoneamente un impianto di medie dimensioni, sulla base di una serie di studi fatti con una società del settore, non sono mancate le polemiche e le proteste, nei mesi scorsi, da parte degli ambientalisti, delle forze politiche e dei cittadini. Lo stesso Marranghello nella lettera inviata a Prodi, evidenzia anche che «in Calabria per i rifiuti siamo all'anno zero e le preoccupazioni di una nuova grave e pericolosa emergenza è molto fondata». «Del resto -prosegue- il piano regionale predisposto dal Prefetto Montanaro evidenzia, in modo inequivocabile, le carenze e le insufficienze strutturali e funzionali della gestione dei rifiuti avvenuta negli ultimi dieci anni. Il nuovo piano intende voltare pagina: la creazione del “sistema integrato di smaltimento dei rifiuti”, secondo criteri di efficienza ed economicità, è l'obiettivo fondamentale. In tale quadro -sottolinea il sindaco- il recupero dei ritardi nella realizzazione degli impianti, di cui la Calabria è carente, è essenziale se si vuole evitare che da qui a qualche anno anche i comuni calabresi si ritrovino sommersi dai rifiuti». L'intera querelle non a caso è venuta fuori in questo stato di emergenza, con il sindaco di San Lorenzo del Vallo ancora disposto, dopo due anni, ad ospitare l'impianto. «Il 19 dicembre -racconta Marranghello- ho incontrato Loiero al quale ho presentato il mio progetto, trovando da parte sua una piena condivisione. Da allora, però, nessun segnale. Ecco perché ho pensato di scrivere a Prodi».
Alla domanda di una eventuale discarica costruita nei pressi dell'apparato ha spiegato: «Non necessariamente deve esserci una discarica annessa. Importante è che si trovi collocato in una posizione in cui ci sia facile accesso, fuori dal centro urbano, e servito da strade. Potrebbe funzionare con il trasporto dei rifiuti provenienti da altre discariche, così come a Brescia o a Mestre. La cosa importante è che ci sia la viabilità che renda possibile l'accesso al termovalorizzatore». Sull'impatto ambientale Marranghello non ha dubbi: «Un impianto di ultima generazione, tipo quello di Mestre, inquina, in 540 giorni di attività, come 60 cassonetti della spazzatura che vengono bruciati in una sola notte, dati del CNR. Questo fa capire che l'impatto è praticamente vicino allo zero». Per chiudere Marranghello fa luce anche sui benefici: «Si porterebbe ricchezza al territorio, visto che produce energia elettrica che potrebbe essere utilizzata per gli edifici e l'illuminazione pubblica. Ci sarebbe un abbattimento sulle tasse della spazzatura ed i comuni limitrofi, conferendo i propri rifiuti nel termovalorizzatore, vedrebbero un guadagno anziché una spesa, visto che la società che gestirebbe la struttura li acquisterebbe».
Un progetto tutto positivo per Marranghello, che non mancherà certo di creare delle spaccature d'opinone.
Emanuele Armentano
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