sabato 15 dicembre 2007

Villapiana Lido, uccide moglie e figlia poi tenta di togliersi la vita

L'uomo, disoccupato, ha accoltellato nel sonno la donna e la bambina di quattro anni. E' stato lui a chiamare i carabinieri
Tragedia familiare in provincia di Cosenza: Gianluca De Marco, disoccupato di 35 anni, ha ucciso con due coltelli da cucina mentre dormivano la moglie Maddalena Agrelli, 31 anni, e la figlia Jennifer, quattro anni. Accanto al corpo della bambina l'uomo ha poi sistemato alcune bambole, un barattolo di matite colorate e un quaderno. Successivamente ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi e ingerendo un cocktail di farmaci. Infine, ha avvertito i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro che l'hanno trovato in uno stato confusionale.
Il dramma si è consumato verso le 6 di questa mattina a Villapiana Lido, una località dell'alto Ionio cosentino. L'uomo, accusato di duplice omicidio, dopo le cure all'ospedale di Trebisacce è stato trasferito in caserma per l'interrogatorio. La donna, secondo l'esito della prima perizia medico legale è stata colpita al torace e alle gambe da dieci coltellate, mentre la bambina ha cinque ferite tutte vicino al cuore.
Ancora nessuna indicazione sul movente del folle gesto dell'uomo che, su consiglio dei medici, potrebbe essere sottoposto a perizia psichiatrica: non è escluso che lo stato di disoccupazione in cui versava possa avere provocato una profonda depressione.
"Provo sconcerto. Sicuramente proclameremo il lutto cittadino - dice Luigi Bria, sindaco di Villapiana - "Conoscevo bene la famiglia De Marco. Era una famiglia senza problemi. Le loro condizioni di vita non erano agiate, ma non erano disperate, quindi non avevano problemi di tipo economico". "Un disagio - conclude Bria - forse dovuto alla condizione personale del De Marco, il quale in tenera età era stato vittima di un incidente stradale gravissimo".
Sgomento e dolore nelle parole dei vicini della famiglia De Marco: "Siamo allibiti. Mai avremmo pensato che una cosa di tale gravita' potesse accadere". "Era una famiglia normale - aggiunge una donna - una famiglia tranquilla come tante altre. Mai hanno dato segni di disagio. Jennifer era una bambina bellissima, molto vispa e molto intelligente per la sua età". "Oggi è un giorno nefasto. Due giovani vite - aggiunge un'altra signora che abita vicino all'abitazione in cui si è consumato il delitto - sono state spezzate da un padre amabile che le ha sempre amate. Non riusciamo a capacitarci come ciò sia potuto accadere".
La Repubblica.it
Sconcerto dolore e sgomento. Questi i sentimenti che accomunano gli abitanti della tranquilla cittadina di Villapiana, località balneare dell’alto Jonio cosentino. C’era il rifiuto nel prestare fede a quelle notizie che iniziavano a circolare, alle prime ore del mattino, lungo le strade ancora deserte della frazione Lido: Gianluca, armato di coltello, ha ucciso nel sonno la moglie Maddalena e la piccola Jennifer. Tutti in paese conoscono Gianluca. Un giovane vispo, allegro, sempre con il sorriso sulle labbra. Cosa lo ha spinto a compiere un gesto così orribilmente irreversibile? Il giovane lavorava come carpentiere nell’impresa edile dello zio, un noto costruttore della zona. Da qualche mese era disoccupato ma, come lo stesso sottolineano gli amici che lo conosceva bene, non sarebbe questo il motivo scatenante dell’atroce vicenda. Figlio di un agente di Polizia municipale ora in pensione, il giovane operaio ha sempre condotto una vita normale. Da piccolo Gianluca si divertiva a far suonare i dischi durante le feste con gli amici mentre la sua passione per l’elettronica lo aveva portato a frequentare l’Istituto Tecnico di Castrovillari. Gli amici raccontano anche di un Gianluca appassionato del Cosenza calcio; ci parlano delle trasferte fatte insieme per seguire i beniamini in casacca rossoblù quando i Lupi militavano ancora nella serie C1. Ci raccontano di quanto Gianluca fosse attaccato alla famiglia, ed in particolar modo alla principessa di casa De Luca, la piccola Jennifer, una bellissima bambina, vispa come il padre. “Proprio l’altra sera, giovedì scorso, è stato qui con la figlioletta – ci dice il gestore del bar che più frequentava il giovane operaio – la piccola sembrava felice in compagnia del papà e lui le aveva comperato alcune caramelle. Come si poteva immaginare che da lì a qualche giorno tutto questo sarebbe finito nella tragedia più assurda?” Anche i rapporti con la moglie Maddalena non evidenziavano particolari disagi. Durante la scorsa estate più volte li si poteva incontrare, tutti e tre, mentre facevano rientro dalla mattinata trascorsa in spiaggia. E proprio la sera prima la coppia aveva ospitato a casa la mamma di Maddalena ed altri parenti e la serata si era conclusa in un atmosfera di totale tranquillità. Cosa ha spinto Gianluca, in un momento così troppo breve, a cancellare per sempre la storia, l’esistere e la vita di una moglie mamma, e di una figlioletta di appena quattro anni, ancora troppo piccola per essere riuscita ad assaporare il gusto della vita? Il giovane operaio ha anche provato, con più mezzi, di togliersi la vita, quasi fosse l’ultima pena da scontare per una vita considerata “errore”. Gli amici ci raccontano ancora che da giovanissimo, Gianluca è stato vittima di un gravissimo incidente; sembrerebbe sia stato anche estratto da un cumulo di sabbia. Che gli strascichi dell’incidente si siano risvegliati solo in questa circostanza? Chi può dirlo? Dei pensieri, se mai ce ne siano stati, nella testa di Gianluca in quelle frazioni di secondi non li sapremo mai, ma di certo gli saranno sembrati l’unica via d’uscita per un disagio diventato più grande di lui. Davanti l’abitazione della famiglia De Luca erano in tantissimi a manifestare il proprio dolore, e dai loro volti si leggeva tutta l’amarezza e lo sgomento per una vicenda incredibile ed inquietante, perché compiuta da una persona normale, che vive in un ambiente normale, con vita simile a quelle che noi tutti.
Paride De Paola

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