E’ dedicata alle scuole la rassegna cinematografica del Teatro della Sirena e della Provincia di Cosenza
Si chiama “Lo schermo in cattedra” ed ha l’obiettivo dichiarato di indagare il “disagio giovanile” attraverso la cinematografia realizzata sul tema. La rassegna è ideata e organizzata dal Teatro della Sirena, diretto dall’attore Giuseppe Maradei, con il co-finanziamento dell’Assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Cosenza, guidato dalla professoressa Donatella Laudadio. “Si tratta – ha dichiarato Laudadio – di una felice intuizione del Teatro della Sirena che la Provincia ha voluto affiancare avvertendo profondamente il peso del disagio giovanile nel territorio cosentino. La rassegna – ha concluso Laudadio – potrà contribuire a far riflettere i ragazzi e i giovani con un mezzo, il cinema, che, oltretutto ha il pregio di realizzare ancora la magia del ritrovarsi insieme, in una sala proiezione, di far socializzare e condividere pensieri ed emozioni”.Le proiezioni – dedicate in questa prima fase alle scuole e successivamente ad ogni tipo di pubblico – si svolgeranno durante l’anno scolastico 2007/2008 presso il Teatro, in via Ripoli 10/F, a Castrovillari ed anche presso gli Istituti scolastici che hanno aderito.Le scuole elementari visioneranno, presso i propri plessi scolastici, film come “Game Over”, di Valerio Finessi, realizzato dall’istituto sperimentale Rinascita “A. Livi”, di Milano; “L’unione fa la forza”, vincitore del concorso “Bulli di Cartone”, di Silvia Bario, promosso da Telefono Azzurro”, premiato al Giffoni Film Festival per il cartone animato; “Una classe speciale”, di Giuseppe Maradei, realizzato dall’Istituto Comprensivo “G. Troccoli”, di Lauropoli, vincitore del Premio Scuola e Impegno Civile della Provincia di Cosenza.
Le scuole medie inferiori potranno vedere, al Teatro della Sirena: “Caterina va in città”, di Paolo Virzì e “Certi Bambini”, di Andrea e Antonio Frazzi. Tratto dall’omonimo romanzo di Diego De Silva. Film di interesse culturale nazionale sviluppato con il supporto del programma MEDIA della Comunità Europea.
Le scuole medie superiori, sempre al Teatro della Sirena, avranno la possibilità di godere di “Come te nessuno mai”, di Gabriele Muccino; del “famoso” “Tre metri sopra il cielo”, regia di Luca Lucini, di “Liberi”, di Gianluca Maria Lavarelli e di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, di Enza Negroni. Il triennio delle scuole medie superiori avranno la possibilità di vedere “Texas”, di Fausto Paravidino, “Fame chimica”, di Paolo Vari e Antonio Bocola, “Vento di terra”, di Vincenzo Marra e “Noi i ragazzi dello zoo di Berlino”, di Ulrich Edel.
L’attualità della rassegnaLa rassegna appare quanto mai attuale. Non passa giorno che non si senta in tv, o non si legga sui giornali, di giovani che fanno uso di stupefacenti in età sempre minore, di disagio all’interno della scuola, che si manifesta anche con gravi fenomeni di bullismo e atti di vandalismo, problematiche famigliari, sregolatezza sessuale e affettiva.
“Da sempre – spiegano gli organizzatori - il cinema ha cercato di leggere il mondo che ci circonda. Alcuni cineasti, animati da vera passione e grande attenzione alle tematiche sociali, affrontano temi di grande impatto sociale al di là di mode o filoni, dando letture coraggiose del malessere che, quotidianamente, molti di noi vivono. Gli adolescenti sono forse, tra tutti, quelli che vivono con maggiore disagio il rapporto con la società, la politica, la famiglia, insomma, con tutto quello che gravita attorno al loro mondo”.
“Il progetto - spiega Giuseppe Maradei, direttore artistico del Teatro della Sirena - vuole proporre non solo dei momenti di "visione" di film che entrano dentro l'universo adolescenziale, ma vuole indurre i ragazzi a confrontarsi con i temi affrontati, inducendoli alla lettura tematica del film stesso e, nel contempo, fornire un contributo di ordine al caotico esercizio di lettura delle immagini.
Con il termine “disagio”, si tende sempre ad alludere a qualcosa di negativo, in realtà, sono solo pochi a sapere che, con questo, si intende soltanto sottolineare una situazione scomoda. Il problema più grande, sta nel capire se questa situazione sia intenzionalmente voluta dai giovani o (volontariamente / involontariamente) causata dalla società.
Al tema del disagio giovanile si è avvicinato il cinema dando la possibilità a molti giovani sognatori, di immedesimarsi in un personaggio che gli avrebbe consentito per un attimo, di evadere dalla quotidianità.
Il bullismo è al centro dei lavori di un team di esperti selezionati dal Consiglio d’Europa per portare a termine un ambizioso progetto per la lotta e la prevenzione della violenza tra i giovani nelle sue diverse forme e manifestazioni. Aumenta infatti la preoccupazione per la crescente diffusione di fenomeni come atti vandalici e aggressioni, ma anche abuso di alcool e altre sostanze stupefacenti all’interno della scuola, della famiglia e, più in generale, della società.
Roberto Fittipaldi
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