mercoledì 26 marzo 2008

Ponte sul Trionto. Caposcuola di fuorileggi

Sono illegali i Tir sul ponte del Trionto
“Come vanno le cose in Calabria lo si può riassumere prendendo come esempio una delle questioni più criticate e dibattute della nostra Regione in questi ultimi decenni: La Statale 106, e più precisamente il ponte sul torrente Trionto, presso il Comune di Mirto Crosia. Raggiriamo la legge quotidianamente, divenendo fuorilegge con il benestare della nostra classe politica”. L’allarme viene lanciato dal sig. Costantino Osnato, una vita trascorsa sui Tir lungo l’arteria jonica tristemente nota come “La strada della morte”. Da oltre 40 anni, ci spiega Costantino, è stato collocato nell’immediatezza del ponte in questione, un cartello stradale che limita il traffico stradale vietando ai mezzi, con peso superiore alle 20 tonnellate, l’attraversamento del viadotto sul Trionto. Sottolineiamo che questo ponte permette l’unico collegamento da Rossano con la parte meridionale della Calabria jonica. E sarà forse questa unicità il motivo che “trattiene” gli uomini della Stradale nel fare strage di punti sulle patenti, dato che ogni giorno sul luogo transitano centinaia di camion, Tir ed autobus di linea, da e per Rossano Calabro. Costantino si chiede se il Codice Stradale, rappresentato in questo caso da quel cartello posto a bordo strada, sia meno rigoroso degli altri due codici, Civile e Penale. “Ma quale esempio di correttezza e legalità stiamo lasciando ai nostri giovani? – continua il sig. Osnato – E quale senso del diritto mostriamo ai nostri colleghi stranieri che giungono fino alla nostra Calabria? E così tiriamo avanti, facendo finta di non vedere, tanto… che ce ne importa a noi?” E cosa dicono i nostri politici? Diventa aspro il commento di Costantino quando ricorda le tante chiacchiere spese sulla Statale 106 dai nostri Amministratori e Politici di Palazzo. L’uomo ricorda tra l’altro l’incontro a Rossano lo scorso anno con il Ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, Antonio Di Pietro, e dei lavori per l’ammodernamento della Statale che dovevano iniziare già nel giugno del 2007; “promesse vane”. “Siamo di nuovo in campagna elettorale – conclude Osnato – e nuovamente sentiamo parlare di SS 106. Ma non saranno le parole che raggiungono il cielo a ridarci la dignità perduta. Qui, su questa terra che calpestiamo, oggi come 40 anni fa, per lavorare diveniamo incuranti delle leggi e, cosa ancora più triste, tutto avviene nel silenzio più assoluto, tollerati da chi dovrebbe reprimerci, quasi fossimo nel giusto, nella legalità”.
Paride De Paola

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