venerdì 11 gennaio 2008

Una conferenza dei sindaci per discutere del problema rifiuti

Terranova da Sibari - «I recenti fatti di Napoli hanno riportato di piena attualità la questione dell’emergenza rifiuti in Italia». Con queste parole il sindaco di Terranova da Sibari, Eugenio Veltri, ha aperto la sua missiva inviata ai colleghi di Castrovillari, Cassano allo Ionio, Corigliano Calabro e Rossano, con oggetto “Richiesta convocazione Conferenza dei Sindaci della Sibaritide e del Pollino”. La particolare situazione, che in questi giorni sta interessando tutto il territorio nazionale, ha destato in Veltri la preoccupazione sul “difficile rapporto esistente fra autorità locali ed organi istituzionali Regionali e Nazionali e sulle possibili soluzioni di un problema che sta diventando, anche per le nostre piccole realtà, un dramma ambientale e sociale”. Il primo cittadino terranovese non vuole certo ritrovarsi in una situazione di emergenza e a tal fine sottolinea: «Trovare una soluzione che soddisfi tutti, in primis le comunità locali che amministriamo, penso sia dovere di ogni amministratore attento e responsabile». Quindi Veltri apre la polemica contro lo Stato che, a suo avviso, “non si sta muovendo nella stessa direzione” di una risoluzione al problema. «Sembra -puntualizza- che il Governo Centrale voglia penalizzare ancora ed ulteriormente le nostre realtà locali e soprattutto la nostra Regione, visto che sarebbe intendimento degli organi preposti all’emergenza rifiuti risolvere il problema di Napoli e della Campania autorizzando la nostra Regione a ricevere tali rifiuti per il conseguente smaltimento. Mi pare che la nostra terra oltre ad essere stata per anni la pattumiera sociale del Paese, lo debba diventare anche dal punto di vista ambientale». Alla luce di ciò Veltri chiede di prendere una posizione netta, “promuovendo una Conferenza dei Sindaci dell’Area Sibaritide-Pollino per capire cosa fare e come contrastare questa scellerata proposta, che si sta avanzando a livello nazionale”. «Se necessario -conclude- bisogna protestare anche con iniziative forti che facciano desistere da questa possibilità gli organi nazionali competenti».
Em.Arm.

Nessun commento: