martedì 1 gennaio 2008

Cassano allo Ionio. Bovini infetti da brucellosi, sequestrata l’azienda

Sono trentacinque i capi di bestiame di un’impresa agricola di Cassano che hanno contratto la malattia
Scoperto un focolaio di brucellosi nelterritorio cassanese. Infatti nei giorni scorsi i veterinari dell 'Azienda Sanitaria Provinciale hanno individuato e posto in quarantena 35 capi di bestiame (bovini) affetti da brucellosi. Le 35 mucche appartengono ad un’azienda agricola situata alla periferia orientale del centro abitato di Cassano allo Ionio. I veterinari hanno subito avvisato i Carabinieri della locale tenenza di Cassano che posto i sigilli all’azienda agricola in questione, facendo divieto al proprietario del bestiame di commercializzare il latte ed i suoi derivati, fino a decisione in merito dell’autorità sanitaria competente. La notizia, dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni, è stata confermata ieri dalla stessa Azienda Sanitaria. La brucellosi è una zoonosi causata da batteri appartenenti al genere Brucella. È presente in tutto il mondo, ma particolarmente nei Paesi del Mediterraneo. La brucellosi colpisce diversi tipi di animali, fra cui mucche, pecore, capre, cervi, maiali cani. I responsabili delle infezioni sono sei specie di batteri gram negativi appartenenti al genere Brucella: B. melitensis, B. aboutus, B.suis, B. canis, B. ovis, B. neotomae. I primi quattro sono in grado di contagiare anche l’uomo. La malattia rappresenta un importante problema di sanità pubblica per le infezioni umane ed è causa di gravi danni economici, particolarmente nelle aree agricolo-pastorali per le infezioni negli animali da allevamento. Questo tipo di batteri è in grado di infettare un grande numero di mammiferi causando aborti, sterilità e ridotta produzione di latte. Nei bovini sono frequenti infiammazioni a carico dell'endometrio e della placenta che spesso conducono all'aborto. Le brucelle si localizzano frequentemente nel sistema linfatico, in special modo nei linfonodi prossimali rispetto alle ghiandole mammarie. Bovini e caprini spesso restano portatori e sono in grado di diffondere per periodi prolungati le brucelle tramite il loro latte. Gli uomini possono contrarre la malattia entrando in contatto con animali o prodotti di origine animale contaminati. Quindi generalmente sono tre le vie da cui passa l’infezione: attraverso cibi o bevande contaminati, per inalazione, oppure tramite piccole ferite sulla pelle. Di queste però sicuramente la prima è la via più comune, infatti il batterio della brucellosi è presente anche nel latte degli animali contagiati, e se questo non viene pastorizzato l’infezione passa agli esseri umani. I controlli del servizio veterinario ed i provvedimenti adottati dalle forze dell’ordine hanno scongiurato possibili rischi per la salute pubblica cassanese. Resta il monito per tutti i residenti di acquistare carne e latticini controllati, di cui si conosce la provenienza.
(Pasquale Golia) da La Provincia Cosentina

Nessun commento: