venerdì 10 ottobre 2008

Emergenza rifiuti: si organizza la mobilitazione

Emergenza rifiuti: si organizza la mobilitazione

Spezzano Albanese fulcro di incontro del Coordinamento Provinciale

SPEZZANO ALBANESE - La Calabria che lotta per un “ambiente pulito e sano” si organizza e prende sempre più forme consistenti. Lo dimostra l'incontro di martedì sera a Spezzano Albanese dove, in occasione del filone di appuntamenti atti a discutere il critico problema dei rifiuti nella regione, si è incontrato il Coordinamento Provinciale di Associazioni Ambientaliste, Civiche, Comitati e Movimenti. Un nutrito gruppo di esponenti arrivati da ogni angolo della provincia per mettere in atto un vero e proprio summit programmatico che, a partire dal prossimo 11 ottobre (con l'assemblea nazionale di Rifiuti Zero a Bologna), vedrà un ricco calendario di incontri volti a sensibilizzare le coscienze dei cittadini e ad informarli dei rischi che si corrono facendo “scelte sbagliate” come quelle degli inceneritori. Non basta. Anche le proteste serie e motivate faranno capolino nei punti nevralgici di incontro del “potere decisionale”, e la serietà della cosa lo dimostra il fatto che a dirlo sono stati esponenti di importanti associazioni e movimenti quali il “Riccio” di Castrovillari, con l'attivissimo rappresentante Ferdinando Laghi, il Forum Ambientalista Calabria, il “Romore” di Rende, il Comitato contro le discariche nei centri urbani, la Federazione Municipale di Base di Spezzano, Cib Unicobas Cosenza, Movimento Ambientalista Tirreno, Sinistra Critica, Rischio Zero, Pensieri Liberi Pollino, Csa di Cosenza, Forum Ambientalista Crati e Beni Comuni di Cosenza. Questi sono solo alcuni degli aderenti al Coordinamento che, da quanto si apprende, continua a raccogliere consensi ovunque. Per quanto concerne la serata, Francesco Saccomanno ha ricordato il recente incontro con Alex Zanotelli a Cosenza, ribadendo la necessità di raccogliere le firme per dire “no all'inceneritore”. Il dibattito si è poi allargato ai vari contributi da parte dei tanti presenti. Concetti importanti emersi sono quelli inerenti i danni che le “sbagliate scelte politiche ambientali” hanno già prodotto e, nonostante le sentenze di condanna, “ancora nessuno è andato in galera”. Il “no” agli inceneritori in Calabria si è levato all'unisono, ma la raccolta differenziata “deve farsi in maniera più cosciente”. «Non serve a nulla differenziare -è stato detto- se poi si porta il materiale nelle discariche e si rimescola tutto. C'è bisogno di fare una inchiesta seria sulla differenziata». Una coscienza piena, dunque, del problema rifiuti, che in questo caso ha visto protagonista lo stesso sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio. Quest'ultimo ha annunciato la fine dei finanziamenti (entro l'anno) dei contributi regionali per la differenziata e lamentato la necessità di cessare il commissariamento dei rifiuti e passare “alla gestione politica”. E se per tanti l'inceneritore nella provincia di Cosenza si “farà a Rende per questioni strategiche”, per Laghi c'è bisogno di fare più informazione e di maggiore collaborazione delle istituzioni. E mentre ci si organizza per ritornare nelle case dei cittadini della frazione Fedula del comune di San Lorenzo del Vallo, maggiori info su www.difendiamolacalabria.org.

Emanuele Armentano

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