martedì 19 febbraio 2008

Al teatro Sybaris di Castrovillari il Ballet Flamenco Jerez de la Frontera presenta la CARMEN, ispirata alla novella di Prosper Mèrimèe

Un viaggio emozionante nel cuore della cultura spagnola Venerdì 22 febbraio al Teatro Sybaris, ore 21.00
Venerdì 22 febbraio il Teatro Sybaris si appresta a vivere un altro grande appuntamento con la nona Stagione Teatrale Comunale, organizzata dall’assessorato alle politiche culturali e da Teatri Calabresi Associati. Nel sesto spettacolo in cartellone sono protagoniste la magia, la seduzione e la passione del flamenco con le musiche dal vivo, che riflettono le radici più profonde del popolo iberico. Dall’Andalusia, culla della grande tradizione del flamenco più autentico, arriva a Castrovillari il “Ballet Flamenco Jerez de la Frontera” con una delle opere più amate al mondo: la “Carmen”, ispirata alla novella omonima di Prosper Mèrimèe, un eccezionale spettacolo che ha incantato i maggiori teatri nazionali ed internazionali. Con talento e originalità al Teatro Sybaris sarà di scena questa nobile arte, che sa essere allegra e solare, ma anche passionale, romantica e malinconica, nata dalla seduttiva mescolanza di diverse culture mediterranee, e che conserva nel tempo il suo indiscutibile fascino misterioso. La compagnia, formata da venti straordinari ballerini e musicisti appartenenti alla nuova generazione "flamenca", farà conoscere il profondo gusto del vivere e del "sentire" flamenco attraverso l'avvincente storia di un classico intramontabile di una delle opere più amate al mondo. Il “Ballet Flamenco Jerez de la Frontera” è diretto artisticamente da Maria Sereno Lozano, in arte "Chiqui de Jerez", autrice anche delle coreografie, che è riuscita a far rivivere e trasmettere con una sua personalità e un’impronta ben precisa le atmosfere popolari gitane della Siviglia del 1830. Il fascino della danza spagnola e l'anima potente del Flamenco appartengono al modo di essere e di vivere degli spagnoli, “Carmen” è un viaggio emozionante nel cuore della cultura spagnola, dove i ritmi incalzanti delle chitarre, la sensualità e il talento degli straordinari artisti di questa compagnia trasmettono al cuore degli spettatori emozioni forti attraverso il fascino misterioso del flamenco, unito alle note ammalianti della magnifica musica di Georges Bizet, ricca di contrasti solari dai motivi zingareschi e dall’incalzare drammatico dell’azione dell’opera. Il tutto adattato al gusto contemporaneo degli spettatori, senza mai perdere l’autentica tradizione della cultura spagnola e il rispetto per il rigore estetico. Sentimenti universali quali l’amore e l’odio, la rabbia e la passione, il rimpianto e il desiderio, la gelosia e la libertà, si intrecciano nella storia avvincente di un soldato (Don Jose) che abbandona tutto per una gitana (Carmen), fino a diventare un fuorilegge e ad esserne poi tradito.
LA STORIA: Nella “Carmen” a fare da cornice alla storia vi sono Siviglia e le alture vicine. Tra le sigaraie della manifattura di tabacco si distingue la vivace e ardente gitana Carmen la quale non si cura dei numerosi corteggiatori che la circondano perché decisa ad attirare l’attenzione del brigadiere Josè. Sarà proprio lui ad arrestarla in seguito a una lite con una collega e a condurla in prigione, dove Carmen riuscirà a convincerlo a lasciarla evadere. Per aver mancato al suo dovere il brigadiere verrà imprigionato ma, appena scontata la punizione, correrà da Carmen, nella taverna di Lillas Pastia, dove la donna è in compagnia di zingari e contrabbandieri ai quali, dopo mille vicissitudini, José finirà per aggregarsi, ribellandosi ai suoi superiori e rifugiandosi sui monti. Nella nuova vita, però, José è infelice: rimpiange l’esistenza che ha abbandonato, soffre l’amarezza di sentirsi trascurato da Carmen ed è tormentato dalla gelosia per Escamillo, un torero attratto dalla sua compagna. La gelosia sfocerà nel celebre epilogo: Escamillo sta per entrare nell’arena per la corrida e Carmen gli promette il suo amore se trionferà, José la scongiura di tornare con lui ma la donna gli risponde freddamente restituendogli con disprezzo l’anello che lui le aveva donato. Questo contegno aumenta il tormento di José che, in preda ad una crisi di gelosia e disperazione, uccide Carmen con una pugnalata.
LA COREOGRAFA: Maria Luisa Sereno Lozano, in arte Chiqui de Jerez, inizia la sua carriera nel mondo del Flamenco nel 1985 creando la compagnia “Jerez por Bulerias” che, fino al 1995, si esibisce in tutta Spagna, Svizzera, Austria, Italia, Londra, dove, parallelamente agli spettacoli comincia ad impartire lezioni. A fianco della prima compagnia, nel 1996 ne crea una seconda chiamata “Chiqui de Jerez” che vanta partecipazioni di ospiti famosi come Domingo Ortega, Lina Moro, Belen Fernandez, Adrian Gala. Dal 1997 ad oggi Chiqui ha continuato ad esportare l’arte del Flamenco in paesi come il Canada, Stati Uniti; ha partecipato alla realizzazione del film di produzione francese “Pequeños Talentos”, ha continuato ad insegnare formando nuovi talenti riconosciuti poi su tutto il territorio spagnolo ed estero come alcuni tra i migliori ballerini; vince premi ed invita a collaborare alle sue classi artisti del calibro di Alejandro Granado, Javier la Torre, Rafaela Carrasco, oltre a continuare a coreografare una lunga serie di spettacoli che da sempre esprimono la pura passione gitana.
LA PROTAGONISTA: Maria del Rocio Romero Delgado (Carmen). Le sue origini gitane la portano ad iniziare gli studi di danza dalla tenera età avendo nel sangue il ritmo del Flamenco puro. Ha studiato e lavorato con i grandi nomi del Flamenco Domingo Ortega, Joaquin Grilo, Mercedes Ruiz, Maria del Mar Moreno. Vanta partecipazioni in tutta Europa passando dai Festival Berlinesi ai Teatri di Londra, Belgio e Dublino.
IL PROTAGONISTA: Carlos Carbonell (Don Josè). Originario di Cadice, ha la fortuna di nascere in una famiglia di artisti, che lo porta, anche se giovanissimo, a raccogliere una lunga lista di collaborazioni con i più grandi maestri di Flamenco: Israel Galvan, Alejandro Granado, Mario Malla, Antonio Canales, Eva la Yerbabuena, Manolete, Fernando Romero, Antonio y Manuel Reyes. Ha partecipato ai più importanti Festival in Barcellona e Jerez de la Frontera, ha ballato con i miglior tablaos della penisola iberica: “El Lagar” in Jerez de la Frontera, Tablaos “Los Gallos” di Siviglia, “Las Carboneras” di Madrid, “El Cordobes” di Barcellona.Carlos ha collaborato alla realizzazione delle coreografie di questa versione di “Carmen”.
a cura di Domenico Donato (Ufficio Stampa della IX Stagione Teatrale)

Nessun commento: