martedì 19 febbraio 2008

“Adesso basta!” I dipendenti della Biovix di Villapiana, dopo 8 mensilità non retribuite, si rivolgono ai sindacati di categoria

“Ma che fine hanno fatto i responsabili della Biovix? Quando ci verranno rimunerati gli 8 stipendi arretrati non pagati e, quale sarà la sorte della nostra azienda?” Questi i punti di domanda degli oltre 30 dipendenti della Biovix – la società bresciana venuta ad investire a Villapiana con i sussidi ottenuti dalla legge 488 -, che oggi, dopo mesi di inutili rinvii e promesse inconsistenti, sfibrati anche da una situazione economica disagiata, hanno deciso di avviare una vertenza affinché si giunga ad una verità plausibile, e ad una risoluzione – si spera positiva – per quello che doveva essere il fiore all’occhiello tra le aziende presenti nel territorio calabrese. La Biovix si impegnava infatti di realizzare, assemblare ed installare pannelli fotovoltaici direttamente dalla materia prima; dalla sabbia di silicio quindi al consumatore, una sfida che sa di incredibile per una terra, quella calabrese, troppe volte vittima delle false promesse. Ed è stata proprio questa “incredibile sfida” ad incoraggiare i 30 tecnici e operai dell’azienda a stringere i denti e tirare avanti, arrivare a 8 mensilità non retribuite e “credere” – non sperare – che le cose in azienda si sarebbero messe a posto, e quindi partire finalmente con la produzione di questi benedetti pannelli solari, una produzione che la Biovix di Villapiana non ha mai visto nella sua storia. Credere perché, come rassicurava periodicamente al telefono l’amministratore unico da Brescia “…entro la prossima settimana ci saranno importanti sviluppi”. E Intanto, di volta in volta, dal nord scendeva qualcuno per portarsi via ora un furgone, ora un auto aziendale. Nella giornata di oggi è previsto il primo incontro ufficiale tra i dipendenti della Biovix ed il segretario della Camera del Lavoro della Cgil di Cassano allo Ionio, Giuseppe Sammarro, mentre già c’è chi pensa di avviare altre forme di protesta, come occupare l’opificio o rivolgersi alla Procura di Catanzaro. Intanto da Brescia nessun segnale. Qualche giorno fa anche l’ultimo dei membri Biovix ha lasciato la desolata terra di Calabria.
Paride De Paola

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